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Chi Siamo

La Passione
“Una lampada che illumina il sole, luce sulla luce, anche quella lunare perché il nostro desiderio, molto ambizioso, me ne rendo conto, è quello di dar voce al maschile e al femminile insieme, in uno sguardo verso la semplicità della natura, fusi dal desiderio di fratellanza solidarietà e amicizia“
Fabio Vicari, prefazione a “Eccomi”
Pipe di Alto Artigianato
Dalle mani di artigiani esperti ed abilissimi nascono le pipe Mastro de Paja, le famose pipe con l’inconfondibile marchio del sole, conosciute ed apprezzate dagli intenditori di tutto il mondo.
Pipe uniche e inimitabili perché nate dall’incontro irripetibile di preziose radiche del Mediterraneo, varie per verso e qualità di venature, con la sensibilità dell’artigiano che, seguendo arte ed estro, singolarmente, le modella.
E, modellandole, della radica, porta alla luce le qualità più nascoste e pregiate: le delicate venature, i famosi occhi di pernice o le preziosissime fiammate.
Disegni sempre vari, linee originali e una produzione volutamente limitata fanno delle pipe mastro de Paja, sempre lavorate esclusivamente a mano, oggetti destinati ai più esigenti e raffinati collezionisti, a coloro, cioè, che amano sentire la pipa come “propria”, unica e diversa da ogni altra.
Ma la Mastro de Paja non sono solamente questo.
Belle e amate, sono anche ottime pipe perché lavorate con cura da chi le conosce: è infatti importante conoscere e rispettare tutte le caratteristiche del materiale usato per portare a termine un perfetto lavoro artigianale che sia sintesi di bellezza formale e funzionalità.
Rigorosi controlli e selezioni nella lunga strada che va dal ciocco al fiammifero e una stagionatura supplementare a quella normale conferiscono alle pipe Mastro de Paja, fin dalle prime fumate, quel gusto pieno che manterranno poi intatto in tutta la loro lunga e straordinaria vita
La lunga e straordinaria storia dal ciocco al fiammifero
Dall’ “Erica Arborea” pianta diffusa in molte zone dell’area mediterranea, si ottiene la radica usata per la lavorazione delle pipe. La Mastro de Paja, dopo un’accurata ricerca, sceglie per le sue pipe le migliori radiche del Mediterraneo.
Successivamente, solo le più pregiate e le più resistenti vengono selezionate per la lavorazione e stagionate naturalmente, in tempi cioè molto lunghi, che vanno dai cinque ai sette anni, perché perdano ogni traccia d’umidità.
Le successive fasi, la squadratura dei blocchi di radica, il disegno, la realizzazione dei fori nel camino e nel cannello, l’inserimento del bocchino la modellatura, la montatura della vera, la finitura e curvatura del bocchino, richiedono le doti di abilità e di precisione, e di sensibilità creativa, dei più esperti artigiani. Prima dell’ultima fase di lavorazione, alla Mastro de Paja le pipe vengono accuratamente selezionate e, se scoperta qualche piccola imperfezione, sabbiate.
Questo non toglie nulla alla qualità della pipa ed anzi, aprendo sensibilmente i pori della radica, permette una fumata ottimale.
Le pipe considerate perfette vengono invece accuratamente tinteggiate a mano, lucidate e marchiate.
Finite e di muovo selezionate con gran rigore, possono finalmente esse presentate al pubblico.
“Noi, gli strani, godiamo l’estasi delle cose normali.”
— Fabio Vicari
Non solo Pipe

Le Collaborazioni
“È stata una grande fortuna collaborare con marchi di grande prestigio perché ho imparato tantissimo. Da parte mia l’impegno è stato grande, ho dato il meglio di me e il risultato non ha deluso”
Alberto Montini, estratto da “Eccomi”
Gli Humidors
“Il sigaro ha sempre avuto una grande quantità di estimatori, è un lento fumo un po’ diverso dalla pipa, ma con il suo fascino. Così per incanto anche nel modo del sigaro ci siamo creati una nostra immagine per qualità, tecnica e professionalità, esportando in tutto il mondo i nostri Humidors. Vi do solo un dato: siamo arrivati a esportare oltre cinquantaduemila cofanetti per sigari solo negli Stati Uniti, praticamente in ogni angolo del mondo dove cera un sigaro c’è un humidor Mastro de Paja”
Alberto Montini, estratto da “Eccomi”


Arlecchino
“Stavo tornando da Canton… Sono passati oltre venti anni, mamma mia quanto tempo!
Ero andato il per studiare il colosso cinese. In aereo, con tante ore di volo che mi aspettavano non ero ancora partito che la mia mente cominciò a spingere per trovare una risposta.
Cosa posso fare per emergere? Come si batte questa agguerrita concorrenza?
Fu così che nacque la linea Arlecchino. Appena arrivai in Mastro cominciai a selezionare essenza e impiallacciature di legni naturali colorati. Feci preparare intarsi geometrici e cominciai ad accostarli tra loro come se stessi facendo un puzzle. Mia moglie Anna, nei suoi passaggi in ufficio mi chiedeva costantemente: “Ma che fai?” La mia risposta era sempre: “Non lo so, ma qualcosa devo fare.”
Il passo successivo fu preparare una tavoletta con questo mosaico, verniciarlo e vedere cosa ne usciva.
Alberto Montini, estratto da “Eccomi”